La ginestra, o il fiore della solidarietà
Come è nato il logo della Comunità Solidale
(liberamente tratto dall'articolo di Laura Diafani su Orizzonti n. 54, settembre 2013)

Giacomo Leopardi, riflettendo sul perchè di tanta sofferenza disseminata nella sua esistenza e nel mondo, arrivò a dire che la Natura, la grande Madre progenitrice, è indifferente alla sorte degli esseri viventi e genera all'unico fine della perpetuazione della vita nell'universo, e lo fa senza rinvenire garanzie di un senso ultimo, insomma all'ombra di un grande assente, un qualche Dio che in qualche modo conferisca un significato al dolore.
[...] Pochi mesi prima della sua morte, per sfuggire al colera che infuria a Napoli, affitta una villetta affacciata sulle brulle pendici del vesuvio. Sulla terra lavica e desertica vede crescere qualche sparuto ramoscello sottile; a quel fiore selvatico, sottile e flessibile, umile e insieme così pieno di coraggio da sfidare con la sua fragilità le temibili furie del vulcano, Leopardi intitola la sua poesia testamentaria, "La ginestra", o il fiore del deserto:
Vi si legge, tra le altre cose, che la grande Madre Natura forse non è solo indifferente alla sorte dei suoi figli, forse è addirittura matrigna, forse infierisce persino su di loro, perpetuando secoli di dolore.
Ma loro, i "figli", gli uomini di tutto il mondo, comprendendo di essere tutti in balia dello stersso desiderio di felicità e della stessa dolorosa difficoltà a trovarla, possono almeno amarsi l'un l'altro, unirsi insieme nella lotta per la vita, come fratelli, e porgersi quell'aiuto, quel sostegno, quell'affettuosa carezza che la grande Madre dall'alto disdegna:
"Costei [la Natura] chiama inimica; e incontro a questa
congiunta esser pensando,
siccome è il vero, ed ordinata in pria
l'umana compagnia
tutti fra se confederati estima
gli uomini, e tutti abbraccia
con vero amor, porgendo
valida e pronta ed aspettando aita
negli alterni perigli e nelle angosce
della guerra comune.
(vv. 126-135)


[...] Ecco perchè la professoressa Lucia Caiani, che ha disegnato il simbolo prescelto per la Comunità solidale sviluppando un'idea di chi scrive, ha tratteggiato due rami di ginestra le cui radici si dipanano dalle parole che indicano i valori fondanti questa iniziativa: soidarietà, fraternità, amore per la vita.
Che cosa di più adatto a simboleggiare l'umile, indocile e amorevole soccorso tra simili come risposta ai problemi della vita?


sezioni del sito: | chi siamo | storia | cosa facciamo | documenti | in rete con

cslamporecchio2013@gmail.com | comunitasolidale.lamporecchio@pec.it