Cure palliative
Il gruppo dei volontari “Cure palliative”, della Comunità Solidale Lamporecchio (CSL), è nato nell’estate del 2014 sull’onda emotiva provocata dalla morte di Anna Zinna (amica di Mariangela e Antonella), in quel periodo assistita presso l’ospedale di Pescia, dove erano disponibili alcuni posti letto per il ricovero dei malati in fase terminale della vita.
L’obiettivo era sensibilizzare cittadinanza e istituzioni sulla necessità di riaprire l’hospice "La Limonaia" di Spicchio di Lamporecchio.
Hospice “La Limonaia”
L’Hospice “La Limonaia” di Spicchio è una struttura socio sanitaria residenziale rivolta a persone che stanno affrontando una malattia inguaribile, un luogo d’accoglienza dove i pazienti vengono accompagnati nelle ultime fasi della loro vita con un appropriato sostegno medico e psicologico, affinché possano viverle con dignità e nel modo meno doloroso e traumatico possibile, insieme a coloro che compongono la loro rete affettiva e relazionale.
La struttura, che è in grado di ospitare fino a n. 12 pazienti, è gestita da un’equipe di cure palliative.
L’approccio sanitario dell’Hospice “La Limonaia” va oltre l’aspetto puramente medico della cura, intesa come prendersi cura della persona nel suo insieme: chi è chiamato a confrontarsi con la malattia e la morte vede scosse le fondamenta stesse della propria esistenza, vede crollare aspettative, sogni e identificazioni che possono portare ad una messa in discussione drammatica del proprio sé.
Per questo il dolore che si prova è stato definito con l’efficace concetto di “dolore totale” introdotto da Cecily Saunders, infermiera e medica che alla fine del secolo scorso ha promosso la nascita dei primi hospice.
La parola palliativo nel linguaggio comune è intesa come inutile. In realtà deriva dal latino pallium, che significa mantello, stando ad indicare la protezione di una cura che avvolge la persona nella sua integrità.
“Tu sei importante perché sei tu , e sei importante fino alla fine”. Questa frase, tratta dal testamento di Cecily Saunders, ben chiarisce l’approccio alla cura della medicina palliativa, in grado di recuperare una visione unitaria dell’individuo, di cui si prende cura fino alla fine, dando alla persona malata la massima qualità di vita possibile, nel rispetto della sua volontà, aiutandola a vivere al meglio la fase terminale della malattia e accompagnandola verso una morte dignitosa.
La struttura, immersa nel verde delle colline del Montalbano, è situata all’interno del complesso del vecchio Ospedale di Lamporecchio e dispone di un ampio giardino risalente al 1700, restaurato con il contributo dell’Associazione Comunità Solidale, in modo che possa essere utilizzabile e fruibile dai pazienti, dai loro familiari, dal personale operante, e da ogni cittadino che lo desideri.
Servizi effettuati
Le volontarie, in collaborazione con la Coordinatrice e l’equipe, oltre a garantire l’attività fisioterapica, mettono a disposizione il proprio tempo per i pazienti e/o i loro familiari. A seconda delle situazioni, offrono semplice compagnia, si rendono utili per piccole commissioni o per accompagnare fuori i pazienti che lo desiderino e che sono in grado di farlo, organizzano occasioni di festa, così come offrono ascolto empatico e presenza consapevole se il paziente e/o il familiare propone temi strettamente legati alla fine della vita.
Putroppo è molto difficile che questo luogo bello e storico venga frequentato, se non da chi è obbligato a farlo…
Inaugurato nel 2015, l’Hospice “La Limonaia” di Spicchio ha al suo attivo molte storie di vita da raccontare, e una tensione costante a stabilire legami con il territorio, nell’intento di creare uno scambio positivo e formativo con la comunità.
I volontari della C.S.L. inoltre, con l’aiuto del personale socio sanitario dell’Hospice, si occupano della manutenzione del giardino storico del 1700 un tempo di proprietà della villa Minghetti, con quindi delle tutele da conservare per piante e strutture, di cui l’Hospice si può avvalere.
All’interno di esso vi sono spazi aperti inerbiti ove è possibile sostare, sono presenti alberature di dimensioni importanti che anche nelle giornate estive maggiormente torride offrono gran beneficio.
Le volontarie collaborano con l’equipe per lo sviluppo di progetti che vadano in questa direzione. Si citano ad esempio feste, spettacoli teatrali, progetti svolti in collaborazione con Associazioni del territorio, con il Comune di Lamporecchio, con gli Istituti Comprensivi di Larciano e Lamporecchio.
“Il giardino racconta”
Tra le varie iniziative proposte, i volontari delle cure palliative della Comunità Solidale Lamporecchio, insieme agli operatori dell’Hospice, hanno organizzato il progetto “Il giardino racconta” per e con le scuole.
Hanno aderito a questo progetto le classi quinte delle Scuola primaria di Lamporecchio e le classi della Scuola secondaria di primo grado di Lamporecchio e Larciano. L’obiettivo principale anche in questo caso era quello di far conoscere la struttura dell’Hospice. Il progetto prevedeva due parti: un incontro alle scuole e la realizzazione di mattonelle dipinte dagli studenti, con un tema da loro scelto, che sono state affisse su dei muretti accanto al giardino. Gli studenti di Lamporecchio hanno rappresentate i “luoghi del cuore” (i paesi della Valdinievole e la città di Pistoia) dove le persone curate all’Hospice, hanno vissuto, mentre gli studenti di Larciano hanno raffigurato “Le emozioni”.



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